Marianna (sono stati modificati i dati che possono rendere la persona riconoscibile) è una donna di 45 anni, che lavora part time come segretaria, ha un figlio di 10 anni e un marito con cui ha una buona relazione di coppia. Ma ha un problema: da diversi mesi ormai non dorme, o meglio, dorme poco e male.
Si corica verso le 23.00, però non prende il sonno subito. Di solito, trascorsa un’ora a letto guardando il soffitto, inizia ad agitarsi, pensando a quanto sarà pesante il giorno seguente, alle cose da fare l’indomani, a quelle che si è dimenticata di fare nella giornata appena conclusa. Durante la notte si risveglia almeno due o tre volte, e riparte con i pensieri sopra esposti.
Al mattino si sveglia con la testa pesante, durante il giorno è distratta e tende a dimenticarsi le cose.
Si sta preoccupando molto di questa situazione: “se continuerò a dormire così poco mi ammalerò!”, “come mai mio marito e mio figlio dormono e io no? Sicuramente c’è qualcosa di sbagliato in me!”, “non riuscirò a svolgere le mie faccende quotidiane se non riposo almeno 8 ore a notte!”. E così via.
Durante la giornata, quando rientra dal lavoro molto stanca, cerca di fare un sonnellino, lei dice “per recuperare il sonno perso durante la notte” e in generale cerca di affaticarsi poco, poichè si sente fisicamente e mentalmente spossata. Ha abbandonato il corso di nuoto che aveva iniziato e tende a declinare gli inviti delle amiche, perchè “troppo stanca”.
Come può fare Marianna per migliorare il suo sonno? Ci sono degli errori che, inconsapevolmente commette?