Se sei un genitore di un bambino “difficile”, sai bene quanto sia duro mantenere la calma con lui/lei ed ottenere un miglioramento nei suoi comportamenti.
Mi riferisco in particolare a comportamenti di tipo oppositivo, provocatorio, messi in atto da quei bambini che non ascoltano i richiami e le richieste dei genitori, che tendono ad evitare di fare ciò che dovrebbero fare, a disobbedire o a comportarsi in modo negativo, sia in casa che fuori (o più in un contesto piuttosto che in un altro).
Forse ti sarà capitato di chiederti perché tutto ciò accada. Magari hai due figli. Uno tende a comportarsi bene, ha un comportamento tendenzialmente corretto e ascolta ciò che gli dici. Risponde positivamente alle richieste ed è abbastanza adattabile. L’altro, al contrario, è disobbediente, spesso è alterato, arrabbiato. Facilmente si offende, è permaloso. E’ impulsivo e, quando si arrabbia, può arrivare a rompere oggetti, a picchiare gli altri.
Ti sari quindi chiesto perchè tutto questo accada.
Generalmente si individuano cinque cause del comportamento provocatorio nei bambini.
La prima è il temperamento del bambino. Ci sono bambini che fin dalla nascita sono particolarmente suscettibili. Ogni rumore li spaventa. Sono molto sensibili a ogni più piccolo cambiamento della routine quotidiana e tendono a reagire in maniera forte ed intensa agli stimoli fastidiosi. Hanno problemi nel ritmo sonno veglia e magari hanno difficoltà nell’alimentazione. Tendono a piangere molto e a calmarsi con difficoltà. Questi bambini sono sicuramente più difficili di altri. Crescendo, è possibile che mantengano per lo meno alcune tra queste caratteristiche comportamentali, diventando, di fatto, dei bambini con comportamento di tipo provocatorio.
La seconda è la presenza di altri disturbi in concomitanza. Ad esempio, bambini con deficit di attenzione e/o iperattivi oppure con un ritardo di tipo cognitivo, possono anche avere problemi legati al comportamento provocatorio.
La terza è il tipo di interazione che tipicamente si verifica tra te e tuo figlio. Se un bambino capisce che può avere la tua attenzione solo, o principalmente quando si comporta male, tenderà a mettere in atto quel comportamento negativo ancora e ancora. Ad esempio: tuo figlio vuole catturare la tua attenzione interrompendo il discorso che stai cercando di portare avanti con un’amica. Tu lo ignori sistematicamente ma ad un certo punto comincia ad urlare più forte. Per evitare una scenata decidi di dargli attenzione. In quel momento tuo figlio avrà imparato che si può saltare direttamente alle urla, per avere la tua attenzione. Oppure sei al supermercato con tua figlia. Di solito quando lei ti chiede la cioccolata non gliela compri, anche se lei fa un capriccio. Quel giorno però sei particolarmente stanco e lei è particolarmente insistente e capricciosa. Decidi di cedere e di comprargliela. A quel punto tua figlia avrà imparato che, insistendo tantissimo, prima o poi ce la farà a farti cedere e stai sicuro che lo farà.
La quarta causa è rappresentata dalla tua personalità, dalle tue caratteristiche. Se la tua personalità è di tipo irascibile, ipereccitabile, reattivo, anche tu tenderai a scattare alla minima contrarietà, a rispondere in modo impulsivo a tuo figlio, innescando probabilmente una risposta speculare e simmetrica rispetto al comportamento che hai messo in atto.
La quinta causa è costituita da eventuali elementi stressanti presenti nel vostro ambiente di vita. Elenco qui i principali:
-relazioni coniugali: se sei un genitore single e non ha aiuti di nessun tipo per educare e crescere tuo figlio è più probabile che lui/lei sarà più aggressivo e oppositivo. Questo perché probabilmente sarai più nervoso/a e irritabile e sarà oggettivamente più difficile rapportarsi con lui.
Se sei il genitore che passa più tempo con il figlio, anche se l’altro genitore è presente, puoi essere comunque tu quello più sotto pressione. Inoltre tuo figlio tenderà automaticamente ad avere un comportamento peggiore con te, proprio perché passa molte ore della giornata in tua presenza. Per questa ragione l’altro genitore può avere una diversa percezione del problema, sottostimandone la portata.
In caso di disaccordo sulle modalità educative, un figlio particolarmente intelligente riuscirà a mettere i genitori l’uno contro l’altro, favorendo così lo sviluppo o il peggioramento di conflitti all’interno della coppia.
-problematiche personali: se tu stesso hai problemi personali di tipo psicologico o fisico, avrai più difficoltà a prenderti cura di un figlio con comportamenti di tipo oppositivo.
-problemi economici o di lavoro: tutto ciò che causa malessere in te si può riversare potenzialmente su tuo figlio.
Se ti trovi nella condizione di non riuscire a gestire i comportamenti negativi di tuo figlio puoi leggere qui, oppure qui. Se non dovesse bastare, puoi rivolgerti ad uno psicologo esperto nel trattamento di questo tipo di situazioni.
Dott.sa Sandra Magnolini, psicologa e psicoterapeuta a Provaglio d’Iseo in Franciacorta, provincia di Brescia e Piancogno, in Vallecamonica, provincia di Brescia.
Tel 348 1489841
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