Il problema delle abbuffate affligge un numero sempre maggiore di persone che soffrono di disturbi alimentari.
Sebbene anche persone che non hanno problematiche particolari in tal senso possano di tanto in tanto abbuffarsi, le persone che hanno disturbi alimentari lo fanno più frequentemente ed in associazione con altri comportamenti compensatori (ad esempio vomito auto indotto per compensare l’apporto calorico in eccesso introdotto durante le abbuffate, eccessivo esercizio fisico, abuso di lassativi o diuretici) che provocano danni di natura anche importante alla propria salute.
Ma cosa provoca le abbuffate? Perchè una persona si abbuffa?
Numerosi studi dimostrano come la causa prevalente delle abbuffate sia la dieta rigida.
Le persone che danno molta importanza al peso e alla forma del corpo, infatti, cercano di restringere l’alimentazione allo scopo di perdere peso o di controllarlo.
La spinta biologica ad alimentarsi è di conseguenza quella che porta una persona in condizione di “deprivazione” alimentare ad abbuffarsi.
Successivamente le abbuffate possono rispondere anche a necessità emotive: calmarsi quando si è arrabbiati o tesi, sfuggire alla noia, diventando quindi un modo disfunzionale di gestire le emozioni indesiderate.
Quindi come puoi fare per evitare le abbuffate?
– non restringere l’alimentazione. Questa è la causa più importante dell’innescarsi delle abbuffate. Se restringi l’alimentazione avrai inevitabilmente più fame e il rischio di abbuffarti sarà maggiore.
– prevedi un regime alimentare in cui non passino troppe ore tra un pasto e l’altro (prevedi l’inserimento di spuntini tra un pasto e l’altro). Questo non ti porterà a sentire eccessivamente fame riducendo il rischio di avere delle abbuffate.
– fai un elenco di attività distraenti da fare quando avverti che potrebbe avere luogo un’abbuffata.
In genere, passata circa mezz’ora dalla spinta ad abbuffarti, essa non viene più avvertita con una grande intensità e il rischio di abbuffarti si riduce.
– non tenere in casa cibi da cui potrebbe partire un’abbuffata. Cibi pronti, dolciumi, altri cibi “pericolosi” non andrebbero tenuti in casa per non rischiare che inneschino un’abbuffata.
– ridefinisci l’idea di te stesso non valutandoti esclusivamente in base al peso e alla forma del corpo (questo potrebbe richiedere l’aiuto di un esperto). Numerosi studi hanno dimostrato come chi non soffre di un disturbo alimentare valuta se stesso su molte dimensioni (amicizie, lavoro, vita familiare, aspetto fisico ecc) mentre chi ha un problema con l’alimentazione si misura secondo due soli parametri: peso e forma del corpo.
– leggi un valido manuale di auto aiuto. Io consiglio “Vincere le abbuffate” di C.G. Fairburn. Esso contiene delle valide informazioni e puoi utilizzarla come guida da solo o con l’aiuto di un esperto.