L’ansia anticipatoria è quella spiacevole sensazione di allarme che compare prima che si verifichi un evento che in qualche modo temiamo. Molte persone vivono ansia anticipatoria prima di un evento che ritengono importante, sia esso positivo o negativo. Non tutti sanno però che questa spiacevole sensazione può essere efficacemente contrastata.
Quali sono gli eventi che tipicamente suscitano ansia anticipatoria?
Gli eventi che tipicamente suscitano questo tipo di reazione vengono di solito interpretati da chi li vive come temibili e in qualche modo minacciosi. Ad esempio, una persona prima di affrontare un colloquio di lavoro, se sperimenta molta ansia anticipatoria, probabilmente avrà pensieri del tipo: “E se mi viene fatta una domanda a cui non so rispondere?” “Andrà sicuramente male e non otterrò il posto”, “Farò sicuramente una brutta figura e il selezionatore si farà un’idea negativa su di me”.
Questi pensieri sono spesso automatici e compaiono alla mente molto velocemente tant’è che è difficile accorgersi a volte della loro presenza all’interno della nostra mente.
Talvolta anche eventi positivi, ad esempio il matrimonio o la nascita di un figlio, possono causare ansia anticipatoria, per il carico di responsabilità e i cambiamenti che comportano, i quali vengono vissuti come troppo gravosi rispetto alle risorse che la persona percepisce di avere.
Come si può gestire l’ansia anticipatoria?
In questi casi è importante prestare attenzione ai propri pensieri, cercare di capire se sono esagerati, troppo catastrofici o poco utili al fine della gestione della situazione e metterli alla prova per vedere se reggono all'”esame di realtà”. Infatti spesso i pensieri che si accompagnano alle situazioni emotive di ansia sono eccessivamente catastrofici, estremi, e non tengono in considerazione il ventaglio di tutte le ipotesi che possono succedere, concentrandosi esclusivamente sull’ipotesi peggiore, il cui accadimento viene considerato come molto probabile o certo. Se i pensieri hanno la caratteristica di essere automatici, conviene prestare una certa attenzione e meglio ancora annotarli su un foglio o su un block notes.
In particolare, è possibile chiedersi:
– Che prove ho che ciò che temo si verificherà sicuramente?
– Qual è la situazione peggiore a cui vado incontro?
– Ci sono altre ipotesi che si possono verificare al di là dell’ipotesi peggiore?
– Se anche l’ipotesi peggiore si verificasse, quali sono i comportamenti utili che potrei mettere in atto per gestire la situazione?
– Una persona che io stimo per la sua capacità di gestire efficacemente l’ansia, come si comporterebbe in questa situazione?
Un’altra via che si può utilizzare per affrontare situazioni di questo genere è ricorrere a tecniche di rilassamento come il Training Autogeno, che favorisce agisce su un piano psicofisico o a pratiche di meditazione come la Mindfulness, che consentono una presa di distanza positiva dai pensieri ansiogeni.
Naturalmente se tutto questo non bastasse per ridurre il livello di ansia anticipatoria sperimentato, è utile e consigliabile chiedere una consulenza psicologica ad uno psicoterapeuta esperto nel trattamento dei disturbi d’ansia.
immagine tratta da www.mindfulnessitalia.org
Bibliografia: Andrews G. Trattamento dei disturbi d’ansia. Guide per il clinico e manuale per chi soffre del disturbo. Centro Scientifico Editore. 2004.