L’estate è il periodo dell’anno in cui in genere si cambiano alcune abitudini, almeno per un certo periodo.
Capita quindi che ci si trovi a dover fare i conti con una modifica della nostra routine quotidiana, che per qualcuno è un evento atteso e vissuto positivamente, per altri invece è una situazione che “rompe” con le abitudini e le certezze di ogni giorno e che può causare ansia e ansia anticipatoria.
Inoltre l’estate è il periodo in cui si trascorre più tempo in famiglia, complici le vacanze estive per i bambini, e questo può essere fonte di conflitti e discussioni generate proprio dalla maggiore condivisione della quotidianità.
Una delle persone che recentemente ho seguito, Martina (nome di invenzione), ad esempio, ogni anno, quando deve affrontare una vacanza, inizia a sperimentare ansia anticipatoria già al momento della prenotazione, accompagnata da pensieri del tipo “e se non mi trovo bene?” “e se ci sarà brutto tempo, cosa farò?” “e se i bambini si ammalano?”
Per alcuni di noi quindi affrontare una vacanza può essere fonte di stress e ansia e questo avviene principalmente per le seguenti ragioni.
1) Il luogo di vacanza non è sempre conosciuto a priori. La preoccupazione verso qualcosa di non noto può accompagnare il periodo pre-vacanza
2) Verso la vacanza si possono nutrire aspettative elevate e, talvolta, non realistiche. Ad esempio Martina, la persona di cui parlavo sopra, ogni volta si aspetta di vivere momenti indimenticabili con il suo fidanzato, ritrovare l’armonia di coppia persa durante l’anno e magari vedere posti bellissimi, monumenti, musei ecc. Questi sono davvero obiettivi di grande portata (e forse un pò eccessivi).
3) Durante la vacanza possono capitare alcuni inconvenienti verso i quali la persona può sentirsi impreparata. I bambini possono ammalarsi, può accadere di bucare una gomma, insomma, possono verificarsi contrattempi fastidiosi con cui non è piacevole doversi confrontare senza i consueti punti di riferimento (il pediatra di fiducia ecc.)
Foto da vitadamamma.com
Vediamo ora qualche suggerimento per chi, come Martina, prova ansia anticipatoria al momento di prenotare (e partire) per le vacanze.
1) Ricordarsi di tutte le volte che si è riusciti a cavarsela bene in una situazione sconosciuta. Scavare nella propria memoria alla ricerca di quelle situazioni in cui siamo riusciti a risolvere problemi, a trovare con inventiva delle soluzioni efficaci.
2) Ricordarsi che nella maggior parte delle situazioni è possibile chiedere aiuto a chi è del posto, a chi sta in albergo con noi, al personale del villaggio in cui ci troviamo.
3) Ridimensionare le aspettative. Non partire con l’idea di voler fare a tutti i costi questa o quella esperienza, e accettare che possano esserci delle variazioni rispetto a quanto programmato prima della partenza
4) Scegliere mete alla propria portata. Non avventurarsi in scalate su cime impervie se non si ha nemmeno un briciolo di allenamento, non partire per il mare se proprio non lo si sopporta minimamente.
5) Cercare di immedesimarsi in una delle situazioni problematiche che potrebbero capitare con maggiore probabilitá e cercare delle soluzioni a tale situazione.
E ora…buone vacanze!