Nel post parlerò di attacchi di panico e di come curarli, utilizzando in questo caso una tecnica che prende il nome di esposizione enterocettiva.
Non tutti sanno però che è possibile curarli con una modalità molto efficace, che prende il nome appunto di esposizione enterocettiva.
Vediamo in cosa consiste questa tecnica.
Poichè gli attacchi di panico in genere spaventano molto chi li sperimenta, spesso dando la sensazione di essere sul punto di svenire, di impazzire, o addirittura di morire, un buon rimedio costituisce nel riprodurre artificialmente quegli stessi sintomi per notare come essi non portino a nulla di grave, se non ad un certo fastidio e sgradevolezza.
Ad esempio, una persona che è particolarmente spaventata dall’accelerazione del battito cardiaco durante un attacco di panico potrebbe essere meno spaventata dal sintomo se provasse autonomamente ad autoindurselo, ad esempio correndo per un certo tempo, potrebbe notare poi il sintomo che si presenta in seguito alla corsa e senza prendere alcun provvedimento successivamente verificare che il corpo ritorna al suo stato di quiete eventualmente annotando il tempo necessario perchè ciò avvenga.
Una persona che è invece particolarmente spaventata dal senso di vertigine che talvolta si accompagna agli attacchi di panico potrebbe girare su se stessa per un certo numero di volte, notare che non accade nulla in questa situazione se non una spiacevole sensazione di sbandamento, sedersi e aspettare semplicemente che il corpo ritorni nella condizione di equilibrio.
E così via per tutti i sintomi presentati.
immagine tratta da Terzocentro.it |
E’ buona cosa, per curare gli attacchi di panico con l’esposizione enterocettiva provvedere a fare una scala di “pericolosità percepita” dei sintomi, cominciando ad autoindursi quello percepito come meno pericoloso, via via fino a quello percepito come più pericoloso.
L’esposizione enterocettiva è una valida tecnica nella cura degli attacchi di panico perchè contrasta quella che è una tendenza comune tra le persone che soffrono di questo disturbo e cioè l’evitamento di situazioni, luoghi e sensazioni fisiche che vengono ritenute in grado di far scaturire l’attacco di panico.
Quindi in sintesi in caso di attacchi di panico, come curarli con l’esposizione enterocettiva?
1) Scrivere tutti i sintomi fisici sperimentati durante un attacco di panico.
2) Fare un elenco dei sintomi in ordine di pericolosità (o fastidio) percepita.
3) Provare a fare delle attività in grado di far scaturire un particolare sintomo fisico, iniziando da quello percepito come meno pericoloso.
4) Man mano fare la stessa cosa per tutti gli altri sintomi, arrivando fino a quello percepito come più pericoloso.
In alcuni casi, fare questo richiede il supporto di un professionista esperto di ansia e della cura degli attacchi di panico.