Alcune persone reagiscono alle critiche in modo molto negativo.
Esse infatti sono ipersensibili verso i segnali di disapprovazione da parte degli altri, anche quando questi provengono da persone amiche o con le quali c’è un buon rapporto.
Spesso le critiche provengono dall’ambiente di lavoro, dal responsabile o dal collega più esperto o “più saccente” ma in altri casi provengono dall’ambiente familiare o, anche se di solito più raramente, dalla propria schiera di amici.
Sebbene possano in alcuni casi provocare ansia o fastidio, in altri casi possono essere da sprone per fare meglio, per cambiare i propri comportamenti in senso più positivo.
Ovviamente da questa accezione positiva sono escluse le critiche che:
– sono troppo frequenti (il caso tipico delle coppie dove uno dei coniugi critica l’altro costantemente per ogni cosa o in famiglia quando un genitore critica il figlio quotidianamente)
– sono immotivate, e nascondono spesso il tentativo di una delle parti di acquisire potere sull’altra
– sono generiche (ad esempio critiche come “non mi piace il tuo modo di fare”, “non mi piace il tuo carattere”)
– colpiscono la persona e non il comportamento (fa differenza dire “sei sempre il solito cafone” e dire “potevi essere più gentile in questa situazione e dire x invece che y”)
In alcuni casi invece le critiche sono motivate, a volte anche legittime e non dobbiamo dimenticare che nessuno è così perfetto da esserne immune.
Vediamo quindi come possiamo reagire alle critiche in modo costruttivo, senza che queste intacchino la nostra autostima.
Se sei una persona che reagisce costantemente alle critiche offendendosi e magari rimuginandoci sopra giorni e giorni prova a mettere in pratica queste quattro strategie:
1) Prova a considerare la critica nella sua effettiva dimensione non sentendoti ogni volta chiamato in causa globalmente come persona. In molti casi la critica è rivolta verso un tuo comportamento o un tuo gesto che in qualche modo ha ferito l’altra persona. E’ a quel gesto che ci si riferisce, non al 100% dei tuoi comportamenti o delle tue caratteristiche.
2) Non accettare critiche generiche ma chiedi di precisare la specificità del tuo sbaglio. Quindi di fronte alla frase “non mi piace il tuo modo di fare” si può rispondere con “cosa intendi?” “a cosa ti riferisci nello specifico?”
3) Scusati nel caso ti accorgessi che, anche inavvertitamente, hai offeso o danneggiato l’altra persona. Sembra una banalità ma “per principio” alcune persone fanno fatica a chiedere scusa, anche quando l’errore commesso è palese.
4) Nel caso in cui la critica sia stata mossa utilizzando un atteggiamento aggressivo, chiedi all’altro di utilizzare un atteggiamento più assertivo (per una spiegazione di questo stile di comunicazione leggere questo post http://sandramagnolini.blogspot.it/2012/06/cio-che-giulia-dovrebbe-imparare.html).
Siccome riuscire a rispondere alle critiche altrui non è di solito cosa facile può essere utile allenarsi immaginandosi più volte nella situazione in cui ci troviamo di fronte alla persona che vogliamo affrontare e rappresentando noi stessi mentre riusciamo a dire, con la maggiore calma possibile, ciò che vogliamo dire.
In ogni caso è utile prepararsi mentalmente o per iscritto le riposte possibili da dare di fronte ad una specifica critica, in modo da essere più pronti quando la situazione si presenti nella realtà.
immagine tratta da vinciconlamente.it