Le emozioni sono il nostro modo di rapportarci al mondo.
Tutte le persone si emozionano e non esistono emozioni “giuste” o “sbagliate”.
Se proviamo un’emozione in un determinato momento una ragione c’è!
Anche le più sgradevoli, come l’ansia, la paura, la rabbia, la tristezza, l’invidia, la vergogna servono a qualcosa e, quando si provano, innanzitutto vanno accettate.
Caso mai si può provare a modificarne l’intensità se ci accorgiamo che proviamo “troppa ansia” o la sperimentiamo in situazioni che non ne richiederebbero la presenza.
Sento alcune mamme al parco che, di fronte ai loro bambini che hanno paura di scendere dallo scivolo o che si intimidiscono di fronte all’arrivo di un nuovo bimbo, quasi lo”deridono”, dicendogli :
“Ma dai, fifone! Di cosa hai paura!” oppure “Ma come sei timido! Svegliati un pò, che non ti mangiano mica gli altri bimbi!”.
Sicuramente queste mamme sono mosse dal tentativo di aiutare i bimbi, però, senza saperlo, commettono un errore: non li fanno sentire accettati per quello che sono e per quello che provano.