Sappiamo tutti come l’adolescenza non sia un periodo facile. Per i ragazzi ma nemmeno per i loro genitori. Si ha l’impressione di non capirli più per niente e loro non ti facilitano certo il compito. Musi lunghi, reazioni esagerate, cambiamenti d’umore.
Ricordiamo che in adolescenza la “parte razionale” non è ancora completamente sviluppata mentre quella emotiva galoppa a tutta velocità. Ecco spiegato in parte il perchè dei comportamenti di cui sopra.
Però i ragazzi sono alle prese con dei compiti per nulla semplici. Se ricordiamo come eravamo noi alla loro età, sia pure nelle differenze che esistono tra l’attuale generazione e quella di 25-30 anni fa, forse potremmo dire che non tutto è stato facile, anzi.
Ma quali sono le sfide, le battaglie che i nostri adolescenti devono combattere ogni giorno?
Come puoi fare tu come genitore per aiutarli e sostenerli nel modo giusto in questa delicata fase della loro vita?
Vediamolo insieme:
la prima sfida di ogni adolescente è l’accettazione del proprio corpo.
Viviamo in una società dove l’apparenza ha moltissima importanza e quindi l’accettazione del proprio corpo è un qualcosa che è strettamente legato con il benessere dei ragazzi. Chi non si accetta fisicamente per quello che è corre il rischio di sviluppare svariate difficoltà di tipo psicologico, tra cui i disturbi del comportamento alimentare che hanno proprio alla base un’eccessiva preoccupazione per il peso e/o la forma del corpo.
Se tuo figlio adolescente non si accetta fisicamente ecco quello che puoi fare:
evita di commentare sia in positivo sia in negativo l’aspetto fisico e le sue variazioni (soprattutto di peso corporeo) di te stesso, del figlio e di altre persone. Se al contrario commenterai su questi aspetti farai passare il concetto che peso e forma del corpo sono importanti e devono essere obbligatoriamente presi in considerazione.
evita tu stesso per primo di restringere l’alimentazione. Cerca di privilegiare uno stile di vita sano per tutta la famiglia che comprenda una giusta attenzione all’alimentazione e al movimento fisico, ma senza eccessi.
a tavola non parlare di cibo, calorie, cibi grassi o magri. Parla di tutt’altro, non di quello che c’è nel piatto.
se noti un cambiamento nel comportamento alimentare di tuo figlio o se qualcosa “non ti torna” chiedi tu per primo una consulenza ad uno psicologo. Ne uscirai con le idee più chiare ed eviterai di fare errori.
Un altra importante sfida è accettare i cambiamenti nella sfera della sessualità.
Le pulsioni sessuali sono molto intense a questa età, vanno comprese e gestite e soprattutto vanno inserite in un progetto di sviluppo che preveda il rispetto della propria persona e di quella degli altri. A proposito, ricordo che gli organi “sessuali” principali sono il cervello e il cuore. Senza testa e senza sentimenti non si va da nessuna parte.
Una terza sfida fondamentale è la capacità di stabilire relazioni importanti di amicizia e di affetto. Le prime amicizie importanti e i primi innamoramenti sono il segnale che il ragazzo è disposto a mettersi in gioco. Risulta quindi molto importante la percezione di essere in grado di avere amici, di piacere agli altri e di riuscire a comunicare con loro senza sentirsi a disagio.
Se noti che tuo figlio ha difficoltà in questo ambito:
evita di fare commenti negativi o sarcastici sulla sessualità, sulle persone omosessuali o transgender. Trasmetti il tuo rispetto verso le donne, verso il loro corpo e in generale verso gli orientamenti sessuali di ognuno. Non fare battute triviali, non atteggiarti a macho o a femme fatale. Cerca di comunicare una visione equilibrata della sessualità e degli atteggiamenti ad essa connessi. Regola l’uso dei social network e non commentare in rete in modo negativo sugli argomenti di cui sopra.
non criticare gli amici di tuo figlio solo perchè a te non piacciono. A meno che non ci siano valide ragioni permettigli di frequentarli, anzi, invitali a casa tua quando possibile. Potresti scoprire che hanno dei lati positivi e incoraggerai i ragazzi a sentire casa tua come un luogo di ritrovo.
bando agli stereotipi. Non pretendere che tuo figlio abbia tanti amici e che sia super popolare. Ma drizza le antenne se ha pochissimi legami o nulli, se sembra soffrire per questo, se ti sembra a disagio e restio nel frequentare dei coetanei.
la scuola è importante ma non dev’essere l’unica cosa. Preoccupati che tuo figlio abbia la possibilità di uscire, di fare esperienze e di socializzare. Cerca di assecondare le sue passioni, anche se sono diverse dalle tue.