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I bambini di fronte alla separazione dei genitori: reazioni tipiche per fasce di età.

Per i bambini coinvolti in una separazione non è facile adattarsi ai cambiamenti che si verificano in questa nuova loro fase di vita. 

Infatti le problematiche che intervengono nella separazione genitoriale interessano i figli a partire da un periodo che inizia circa sei anni prima dalla separazione vera e propria. 

E’ proprio in questo lasso temporale che la coppia inizia ad avere delle problematiche che si intensificano progressivamente sempre più, arrivando poi alla decisione finale per entrambi i coniugi di prendere strade differenti.

Già in questa fase di “pre-separazione” i figli possono accusare malesseri, poichè si accorgono che l’atmosfera in casa è tesa e i genitori sono spesso in conflitto tra loro.

Quando poi si realizza la separazione vera e propria le reazioni dei figli possono essere diverse a seconda della fascia di età. 

 

Ad esempio, i bambini al di sotto dei tre anni possono manifestare lo stress con irritabilità, aumento del pianto, ansia da separazione, disturbi del sonno, problemi gastrointestinali, regressione del comportamento. In questa fase è opportuno non sgridare i bambini per queste regressioni ma stare loro ancora più vicino, aumentando il contatto fisico e i momenti di tenerezza.

 

Dai 4 ai 5 anni di età i bambini possono autocolpevolizzarsi per la separazione dei genitori. Possono reagire alla separazione mostrando paura o aggressività. Possono diventare o molto obbedienti o molto ribelli, poichè a volte può esserci la speranza che se si comporteranno bene i genitori si riuniranno oppure può prevalere la rabbia per ciò che è accaduto. A volte possono negare la realtà e riferire che i genitori sono ancora insieme. In questa fase è opportuno non parlare mai male dell’altro genitore e dare spiegazioni concrete sul tempo che trascorreranno con lui e su cosa cambierà nell’organizzazione delle loro giornate.

In età scolare i genitori devono far fronte a molte richieste da parte dei propri figli e in qualche modo devono mettere al primo posto il ruolo genitoriale rispetto agli altri ruoli. In questa fase i cambiamenti che interessano i figli possono essere realmente molto pesanti poichè essi hanno già costruito delle reti amicali e dei punti di riferimento che la separazione, nei suoi risvolti economici e pratici, può sconvolgere. I bambini in questa fase possono mostrare più aggressività, maggiore preoccupazione o tristezza. Possono sentirsi rifiutati dal genitore assente e temere che anche l’altro genitore se ne possa andare. Può esserci un peggioramento della performance scolastica perchè le risorse attentive del bambino sono rivolte all’elaborazione di quanto sta accadendo a casa. In questa fase i genitori dovrebbero mettere da parte le proprie esigenze per quanto possibile, per permettere ai figli di adattarsi al meglio alla nuova situazione. Dovrebbero inoltre cercare il più possibile di mantenere un buon rapporto con l’altro genitore al fine di coordinarsi sulle esigenze organizzative e sugli impegni dei bambini. Dovrebbero inoltre permettere ai bambini di esprimere le emozioni magari sfruttando la lettura di libri o la visione di film fatte insieme a loro.

 

Durante l’adolescenza la separazione genitoriale può accelerare la ricerca di autonomia da parte dei figli poichè essi potrebbero preferire trascorrere più tempo fuori casa che al suo interno, soprattutto se tra le mura domestiche sono costantemente presenti tristezza e tensione. Inoltre la separazione può accelerare anche la visione più umana e meno idealizzata dei genitori; il figlio può utilizzare le scene di conflitto o di difficoltà per vedere il genitore per quello che è, anche nelle sue fragilità e nei suoi aspetti più critici. In questa fase è opportuno “restare genitori”, non acconsentendo a qualsiasi richiesta provenga dal ragazzo. E’ opportuno sorvegliare maggiormente che le abitudini del ragazzo non abbiano deviazioni verso dipendenze di vario genere e comportamenti aggressivi o al contrario atteggiamenti più di tipo depressivo.

 

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