Nel mio lavoro affronto molte situazioni difficili e le vere soddisfazioni arrivano quando si notano dei miglioramenti tangibili nella vita dei miei pazienti. Ci sono cose che le persone prima di affrontare un percorso di psicoterapia non riescono a fare e che già mentre il percorso è in atto pian piano riescono a mettere in pratica.
Ultimamente mi è capitato di aiutare una ragazza con un problema di attacchi di panico, che alcuni anni fa, mentre percorreva una certa strada, aveva avuto un forte attacco e che da quel momento non era più riuscita nè a guidare in quel tratto di strada,si trattava di una strada extraurbana, nè a percorrere strade extraurbane in nessun luogo.
Ovviamente ho messo in pratica il metodo cognitivo comportamentale e e dopo alcuni colloqui in studio ho accompagnato la persona alla guida, proprio in quella strada che evitava da tanto tempo.
La prima volta abbiamo percorso quel tratto di strada insieme, lei guidava ed io ero seduta a fianco ed è stato difficile per lei perchè, nonostante avesse interiorizzato il concetto che anche se avesse provato ansia non sarebbe successo nulla di catastrofico, provare determinate sensazioni fisiche non è mai piacevole.
Mano a mano questa ragazza ha iniziato a percorrere la stessa strada senza più la mia presenza al suo fianco ma io guidavo la mia auto dietro la sua. In questo modo la difficoltà per lei aumentava ma poteva ancora contare “sulla mia presenza” anche se in modo meno diretto.
Poi non appena si è sentita più sicura ha iniziato a percorrere da sola quel tratto di strada meravigliandosi di come riuscisse a farlo sperimentando si un pò di ansia (ma nemmeno troppa) ma comunque riuscendo in un’impresa che si era preclusa da anni!
Un giorno, mentre percorrevamo un tratto nuovo (e quindi più difficile) di strada insieme ed io era seduta in auto con lei mi ha detto: “Non mi sembra vero, riesco a guidare!”.
Ecco, queste per me sono le soddisfazioni professionali…