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Tuo figlio non vuole dormire nella sua cameretta? 5 consigli per risolvere la situazione

Non è infrequente nel mio lavoro imbattermi in genitori che mi dicono che il loro bambino dorme con loro nel lettone e ha paura di dormire da solo e loro vorrebbero lui imparasse a stare da solo nella sua stanza.
In questi casi si tratta di bambini in etá scolare, per cui ci si potrebbe legittimamente aspettare che siano in grado di addormentarsi da soli e di dormire tutta la notte nella propria camera. 
A volte, a monte di questa situazione, ci sono delle paure.

Ad esempio, uno dei casi di cui mi è capitato di imbattermi ultimamente è quello di Anna (ogni riferimento che possa rendere riconoscibile la bambina è stato eliminato), di 10 anni, che nonostante abbia scelto personalmente la sua cameretta e l’abbia arredata con cura insieme al papá e alla mamma, proprio non se la sente di andare da sola a dormirci e insiste nel rimanere nel lettone dei genitori, i quali, pur volendo molto bene alla bambina e apprezzando le coccole che si possono fare tutti insieme nel lettone, ritengono sia arrivato il momento di un cambiamento.
Anna mi rivela che ha molta paura delle ombre che si creano quando diventa sera e teme che durante la notte queste prendano vita e vengano a spaventarla mentre dorme. Secondo lei l’ombra proiettata dal suo pelouche preferito diventa un mostro cattivo che potrebbe mangiarla o portarsela via. Nel lettone dei genitori si sente invece protetta, certa che le ombre non le faranno niente. 

Vediamo come ho risolto questo caso. 

come aiutare i bambini a superare la paura del buio e dormire da soli
Per iniziare ho scelto di fare con la bambina dei giochi al buio. Abbiamo giocato a riconoscere gli oggetti al buio, per familiarizzare con l’oscuritá.
Poi abbiamo fatto il gioco delle ombre cinesi, al fine di auto produrre delle forme, dapprima non paurose e poi sempre più paurose, con cui prendere confidenza, per constatare la loro inoffensivitá. Durante le prime volte Anna ha provato una paura abbastanza forte ma ripetendo più e più volte il gioco la paura si è abbassata sempre di più. 
Quando Anna si è sentita più sicura ed è riuscita a superare tutte queste ‘prove’ siamo passati alla sfida più impegnativa: allontanarsi gradualmente dal letto dei genitori. Per fare questo abbiamo preso un letto di quelli gonfiabili da sistemare dapprima accanto al letto dei genitori e abbiamo dato ad Anna una maglietta di mamma e una di papà, da stringere a sè durante la notte.
Sera dopo sera abbiamo allontanato sempre di più il letto fino a raggiungere la cameretta. Man mano Anna ha capito di potercela fare e che la paura poteva essere superata.
Il passo finale è stato riuscire ad addormentarsi da sola familiarizzando prima anche con le ombre presenti in cameretta.

Alla fine del percorso, durato alcuni mesi, Anna è riuscita a dormire nel suo letto.
Ecco ora dei consigli per i genitori nel caso in cui i loro bambini non vogliano dormire da soli e indugino nel lettone ‘oltre il tempo massimo’.
1) Cercare di comprendere se il bambino ha qualche paura e ascoltarlo senza deriderlo o sminuire la situazione.
2) Cercare di trovare dei modi per sconfiggere la fonte della paura. Ad esempio, nel caso della paura dei mostri, uno “spray anti mostri” da spruzzare ogni sera accanto al letto, potrebbe risolvere alcune tra le situazioni più antipatiche.
3) Leggere con i bambini dei testi che parlino proprio della sua paura, sottoforma di fiaba, e commentarli con lui
4) Non perdere occasione di lodare il bambino in ogni situazione in cui si dimostra coraggioso, cercando di fargli cambiare idea su se stesso, nel caso abbia imparato ad autodefinirsi ‘pauroso’ 
5) Dividere un grande obiettivo (dormire da sola nel proprio letto) in piccoli sottoobiettivi, promettendo una piccola ricompensa al raggiungimento di ogni traguardo
Nel caso in cui la situazione non si sblocchi è opportuno che i genitori si rivolgano ad uno psicologo esperto nel trattamento delle paure e dell’ansia in etá evolutiva.

immagine su diredonna.it
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