Può capitare che un ragazzo che frequenta l’università, fin da subito o dopo un pò di tempo possa sviluppare una vera e propria paura di dare esami, che può portarlo anche, nei casi peggiori, a decidere di interrompere il proprio percorso di studi.
Come si può spiegare questo atteggiamento?
Solitamente la causa di questa paura è una minaccia percepita all’autostima. Il ragazzo cioè, ritiene che se l’esame andrà male o se non sarà rispondente alle proprie aspettative, il proprio valore personale verrà meno, o agli occhi delle persone per lui significative, o ai propri stessi occhi.
E’ importante quindi razionalizzare le proprie paure per ridimensionare da un lato l’importanza data all’esame, dall’altro per valutare correttamente le proprie capacità e la propria preparazione.
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Ecco quindi alcune strategie che possono essere utili in tal senso:
1) Vedere l’esame in modo meno assoluto e minaccioso. L’esame non valuterà la tua persona nel complesso, ma solo la preparazione in quello specifico argomento. Esso può essere una prova, che può insegnare qualcosa su di te, su come reagisci alle difficoltà e può dirti come puoi eventualmente migliorare nelle lacune nello studio.
2) Conoscere ciò che gli esami richiedono. Su cosa si concentra maggiormente il docente? Vuole sapere tutto (molto improbabile) o si concentra nello specifico su una parte del programma? Per questo è importante andare a lezione, per capire cosa vuole sapere in particolare da te quel docente in sede d’esame.
3) Visualizzarsi positivamente. Prova ad immaginare te stesso nella situazione d’esame. Immagina le domande che il docente potrebbe rivolgerti mentre rispondi ad esse in modo positivo. Prova a rivolgere concretamente a te stesso delle ipotetiche domande e a rispondere ad esse a voce alta. Immagina anche delle domande “trabocchetto” che potrebbero metterti in difficoltà e prova a rispondere anche a queste. Questo potrebbe aiutarti a farti sentire più sicuro di poter affrontare anche eventuali situazioni difficili.
4) Dividere i paragrafi da studiare secondo il criterio “facile”- “difficile”. Alcuni paragrafi del libro sono più semplici, si ricordano facilmente, altri più difficili. Se differenzi il materiale da studiare non ti sembrerà di avere una mole enorme di lavoro da fare ma il tutto sembrerà più fattibile da affrontare. Potrai concentrarti maggiormente sulle parti più difficili e curarti molto meno del resto.
5) Studiare in modo attivo. Prendere appunti a lezione, fare schemi, riportare a lato del paragrafo le parole chiave più importanti portano ad un’elaborazione cognitiva più approfondita, che ti consente di apprendere e memorizzare più velocemente ed efficacemente quanto letto.
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Il giorno dell’esame:
1) Cura la tua immagine. No ai vestiti troppo stravaganti, succinti. Attenzione a dare un’immagine di te adatta al contesto in cui ti trovi. Sembra una banalità ma moltissimi docenti notano aspetti dell’abbigliamento “poco consoni” e ciò può indurli, anche involontariamente, a farsi un’idea di te che può non essere quella corretta ma che può in qualche modo influenzare l’esito dell’esame
2) Non pretendere di arrivare con un livello di ansia pari a zero. Una certa ansia, più elevata del “normale” è più che comprensibile e in una certa misura può aiutarti a dare il meglio di te.
3) Non credere alla sensazione “non mi ricordo nulla”. Non basarti su di essa per inferire previsioni negative rispetto all’esito dell’esame. E’ normale avere questa sensazione e ciò non significa che nella memoria a lungo termine (quella in cui si sono depositate le informazioni apprese un pò alla volta nel corso del tempo) non ci sia nulla.
Per spiegare questo concetto prova a pensare alla tua padronanza di una lingua straniera che hai studiato piuttosto bene nel passato ma che attualmente non stai parlando. Nel momento opportuno, ad esempio durante una vacanza all’estero, è molto probabile che ciò che ti sembrava dimenticato riaffiori alla memoria e che tu possa padroneggiare quella competenza appresa molto tempo prima.
Per finire: in bocca al lupo per il tuo prossimo esame!